Proveniente dagli studi presso il grande xilografo maestro Pietro Parigi all’Istituto d’Arte di Firenze, Felice Botta prosegue la sua strada di uomo e artista scoprendo sempre più la verità del semplice. Ecco perché ottiene, per una serie di oggetti per la didattica, ben 11 assegnazioni del prestigioso marchio europeo per il buon giocare (spielgut); viene selezionato al compasso d’oro (1970) ed è presente con i suoi oggetti alla 14ª triennale di Milano. Con le sue originali sculture fatte di materiali poveri, recuperati sulle spiagge, nelle discariche, nei cantieri, ecc. partecipa ad esposizioni nazionali ed internazionali fra cui Tokyo (1985-86), Stoccolma (1987), Napoli (catalogo Electa 1988), New York (1992) per nominarne soltanto alcune.
Sempre seguendo il suo amore ed il rispetto per la natura, con grande passione per i materiali poveri e per la continua ricerca del più semplice, scopre la carta povera e riciclata, materiali adeguati al suo sentirsi creatore.
Fra gli ultimi risultati ci sono i timbri d’artista. Risultati, e di questo Felice Botta si rende perfettamente conto, che non sarebbero stati tali senza gli incoraggiamenti ricevuti durante questi anni di ricerca e senza l’accoglimento che un gran numero di compratori di vario genere e di ogni parte del mondo gli ha dimostrato.
Il primo a rimanere veramente sorpreso per i molteplici usi dei timbri che riportano le sue simpatiche immagini (principalmente animali) è stato Felice Botta, l’artista stesso.
Perché i timbri possono avere un’infinità di applicazioni.
Visita il sito di Felice Botta
|